Ulrico Schettini Montefiore, artista assai fecondo, la cui produzione creativa si trova spesso intrecciata a una forte propensione per la ricerca scientifica. Non è un caso che a Londra, dove condusse lo studio professionale per oltre un ventennio, veniva comunemente indicato dalla critica quale: Renaissance man, per l’ampiezza dei suoi interessi intellettuali. Italiano di nascita (aprile 1932) ma formatosi in ambito anglosassone, operò lungamente anche negli U.S.A. In Italia, quale titolare di cattedra presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, ha potuto espletare la personale vocazione per l’insegnamento. Attualmente risiede a Milano. Nel 1973 assunse il nome d’arte di Montefiore, un antico insediamento nell’entroterra di Rimini, del quale è cittadino onorario; con tale nominativo iniziò a firmare le sue opere successive. Oltre alla pittura e scultura si è dedicato all’arte sacra, realizzando vetrate istoriate per chiese antiche e moderne. In un esauriente libro dal carattere monografico, curato da Pietro Zampetti nel 2008, viene documentato questo versante operativo di Montefiore. Il complesso delle ricerche e sperimentazioni sugli aspetti fenomenici e in quelli propriamente espressivi del colore, sviluppato nel corso di alcuni decenni, costituisce un effettivo contributo di questo artista alla cultura visiva del nostro tempo.

Prefazione
Annotazioni su cose che seducono gli occhi
Aspetti formativi
Didattica del colore
Il colore nella vita dell’uomo
Breve panoramica delle sensazioni primarie e dei luoghi comuni
Una splendida avventura
Riscontri e attestazioni
Nozioni conclusive